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martedì 23 giugno 2015

Consigli pratici durante un attacco di panico

Gli attacchi di panico, episodi di ansia molto intensa, sono spaventosi per chi li vive in quanto vengono vissuti come improvvisi assalti di angoscia senza alcuna motivazione apparente. Proprio per questo può essere utile sia per chi ha l’attacco che per chi gli sta vicino, conoscere alcune regole pratiche sui comportamenti da avere e quelli da evitare durante l’episodio acuto di panico.
Cosa fare?
1.       Innanzitutto accogliere l’attacco che sta arrivando e assecondarlo, ricordandosi che ha un inizio e una fine, è un’onda che arriva e poi passa
2.       Regolare la respirazione per fornire ossigeno al cervello ed evitare l’iperventilazione: controllare la respirazione inspirando per 4 secondi, trattenendo il respiro per 2-3 secondi, ed espirando per altri 4 secondi. Eseguendo questi respiri profondi i muscoli si rilasseranno e la mente tornerà lucida
3.       Allontanarsi anche per poco, se è possibile, dal luogo in cui è arrivato l’attacco
4.       Distrarsi dalla paura con la mente: cantando una canzone (utile perché regola anche la respirazione), recitando una tabellina o una poesia. O anche pensando ad una situazione in cui siamo rilassati e felici
5.       Distrarsi dalla paura con il corpo: fare qualcosa che possa tenerci impegnati, preferibilmente qualcosa che ci piace, come un hobby, oppure una passeggiata o degli esercizi di rilassamento muscolare o di yoga. Il panico è generato dai pensieri negativi e ossessivi, anche se in quel momento non ci sembra di trovare questo legame, distrarsi quindi risulta molto utile per far svanire il panico nel momento dell’attacco
6.       Chiedere aiuto alle persone vicine, o se si è soli telefonare ad un amico e parlare di ciò che sta succedendo, distrarsi parlando, ricercando il contatto fisico se possibile.

Cosa evitare?
1.       Evitare di combattere l’attacco, di contrastarlo perché ciò avrà l’effetto opposto di aumentare l’intensità dei sintomi e rendere la persona più vulnerabile
2.       Fingere di stare bene con sé stessi e con gli altri: ciò amplificherà i sintomi, ad es. la tachicardia, e non permetterà alla persona di dedicarsi a sé stessa in quel momento
3.       Mangiare, bere o assumere farmaci sono dei palliativi che agiscono solo sul sintomo e in alcuni casi possono avere l’effetto di complicare dei sintomi già esistenti, ad esempio mal di stomaco, nausea, ecc..Evitare inoltre bevande che contengono caffeina e nicotina
4.       Evitare gesti impulsivi, come ad esempio scappare dalla situazione, ciò può esporre la persona a situazioni pericolose


Gli attacchi di panico e i disturbi d’ansia sono situazioni abbastanza comuni che trovano un’efficace soluzione con l’aiuto di una terapia psicologica.

giovedì 18 giugno 2015

"Noi ce la giochiamo.. e tu?"

Il 7 giugno ho partecipato alla manifestazione di calcio integrato "Noi ce la giochiamo...e tu?" organizzata dall'ass.ne Giocalciando. Hanno aderito diciassette associazioni sportive di calcio dando l'occasione a più di 140 bambini e ragazzi, normodotati e disabili, di condividere un gioco, formando delle squadre integrate, ma soprattutto una passione, lo spirito di squadra, di aggregazione, e lo stare insieme. Sia per i ragazzi, che per noi adulti che li abbiamo accompagnati, è stata un'esperienza speciale e arricchente. Davvero un bel modo di giocare a calcio e vivere lo sport!