Un attacco di panico è una condizione improvvisa di intensa paura o di
ansia che può portare a fiato corto e vertigini o battito cardiaco accelerato.
Il paziente può sentirsi fuori controllo. Alcune persone credono che stanno per
avere un attacco di cuore o di essere sul punto di morire. Un attacco di panico
dura solitamente da 5 a 20 minuti, e solo in pochi casi può durare fino a
qualche ora. Il picco maggiore di ansia si raggiunge dopo circa 10 minuti. Se
questi attacchi si verificano spesso, essi possono identificarsi con un
“disturbo di panico”.
I sintomi dell’attacco di panico sono diversi: a livello fisiologico si
presentano palpitazioni, tachicardia, dolore al petto, difficoltà a respirare,
dolori addominali, sudorazione, tensione muscolare, vertigini, formicolii; a
livello cognitivo ed emotivo ci sono delle preoccupazioni persistenti, pensieri
negativi, paura generalizzata, difficoltà a prendere decisioni e a concentrarsi
e a livello comportamentale è presente insonnia, irrequietezza e tendenza ad
evitare le situazioni temute.
Una persona che soffre di attacchi di panico ha difficoltà a capire a cosa
siano legati in quanto spesso si presentano in situazioni quotidiane senza
nessun reale pericolo percepibile.
La psicoterapia risulta essere molto utile in persone che soffrono di
attacchi di panico in quanto tende innanzitutto a rendere consapevole la
persona stessa degli eventi a catena (reazioni fisiologiche, pensieri,
emozioni) che portano ad un attacco di panico. Inoltre una maggiore comprensione
della propria vita emotiva e del proprio modo di dare significato agli eventi
della vita consentiranno alla persona di dare una cornice agli attacchi di
panico, che prima non c’era.
Beck ed Emery propongono 5 passi per affrontare gli attacchi di panico,
detti anche le 5 A:
1. Accettare la propria
ansia, piuttosto che resistergli, prendendo consapevolezza che un attacco di
panico non è pericoloso.
2. Analizzare la modalità e
la durata in cui si presenta l’attacco di panico, guardandolo quindi in maniera
più distaccata.
3. Agire piuttosto che
sospendere l’attività che si sta facendo o fuggire, in quanto l’attacco di
panico ha una sua durata fisiologica, quindi comunque passerà.
4. Ancora una volta provare
a fare i primi tre passi, la ripetizione dell’accettazione, dell’analisi e dell’azione
consentirà un abbassamento dell’ansia.
Nessun commento:
Posta un commento