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lunedì 23 novembre 2015

Con-tatto con l'altro: di cosa si tratta?

Sabato 28 novembre condurrò un nuovo incontro di espansione vitale dal tema Con-tatto con l’altro. E’ il proseguimento del lavoro su di sé per chi ha partecipato all’incontro precedente Con-tatto con sé, ma può essere anche vissuto come un’esperienza a prescindere per chi è interessato a lavorare sugli aspetti di sé che riguardano la relazione con l’altro.
In quest’incontro infatti stimoleremo attraverso esercizi bioenergetici, yoga e meditazioni guidate, il quarto chakra, Anahata, il chakra del cuore. La funzione di questo centro energetico riguarda la capacità di esprimere amore puro nelle relazioni  con le persone vicine al  cuore come un compagno, parenti, genitori, figli.
Nella nostra storia, a partire dalla nostra infanzia, possiamo aver avuto esperienze da cui abbiamo imparato a chiudere il nostro cuore per proteggerci: il rifiuto, l’umiliazione, la trascuratezza, la paura, possono essere ferite che hanno portato a ritirarci e che si sono poi strutturate nel nostro essere. Ma oggi siamo adulti e possiamo ritrovare quegli aspetti e riportarli alla luce in quanto abbiamo la capacità di viverci e di elaborare il dolore. Oggi il problema non e’ il dolore o il rifiuto di allora, ma la chiusura verso gli altri che non ci rende liberi. Oggi possiamo sapere come chiudere il nostro cuore ma anche scegliere di aprirlo a seconda delle situazioni: questo significa essere nel qui e ora con le nostre forze attuali. Lavorare con il corpo e con il respiro e’ quindi una via per l’apertura del cuore.
Aprire il cuore significa accedere alle nostre paure, ai nostri conflitti, alla nostra rabbia che si manifestano nel corpo come energia bloccata che non ci permette di sentire la fiducia nell’altro.
Aprirsi all’amore è portare nella nostra vita più luce, la compassione nel senso più’ profondo verso noi stessi e l’altro per le ferite passate, la comprensione profonda, l’accoglienza e l’accettazione dell’altro. Ed infine la gioia come sentimento profondo che brilla dentro di noi.

“Passiamo la vita a cercare di essere degni di amore vivendo nella convinzione di non essere amabili e quindi elemosiniamo l’amore verso persone che non ce lo danno.”

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